Juventus già al massimo: se lotta per il titolo è merito di Allegri
Con la vittoria in casa della Lazio , (2-0 ), l’Inter si porta a + 4 sulla Juve, seconda in classifica. Continua a non subire gol e la sua difesa è la migliore del campionato (7 gol subiti), il suo attacco è il più prolifico, (39 gol fatti), Lautaro è il capocannoniere del torneo, con 15 gol all’attivo ed è il capitano dell’Inter. Non ci sono dubbi che sia la squadra migliore, quella che potrebbe vincere il campionato, anche se il condizionale è d’obbligo perchè mancano ben 22 giornate alla fine del torneo. Vista a Roma contro la Lazio è parsa sicura di se stessa e appena l’avversario ha commesso un errore, ha colpito ed è andata in vantaggio. Da quel momento cambiava la partita che fino ad allora si era svolta in perfetto equilibrio, addirittura l’Inter raddoppiava ed era la padrona del campo.
Nel calcio il proverbio “non c’è due senza tre” non ha funzionato nel duello di testa tra Inter, prima in classifica, e Juventus seconda a due punti. Il calendario prevedeva infatti tre anticipi dei bianconeri al venerdì e nei primi due la squadra bianconera vinceva e conquistava la testa della classifica il giorno prima per ritornarla all’Inter, anch’essa vincente, il giorno dopo. Al terzo tentativo il congegno però si inceppava, la Juve non andava oltre il pari a Marassi contro il Genoa, 1-1 e falliva il sorpasso. L’Inter poteva così mantenere la testa mentre i soliti intenditori di fede bianconera mugugnavano circa il gioco della squadra poco appariscente e men che meno redditizio. Ma d’altra parte quella vista a Marassi era la stessa Juventus che aveva battuto il Monza nell’extra-time, che soffrendo aveva battuto il Lecce di corto muso oltre al Verona e al Cagliari. Questa è la Juventus! Di diverso nell’occasione non ha saputo mantenere il vantaggio di misura e alcuni episodi le sono andati contro.
È considerata tra le favorite del torneo perché, fuori dalle Coppe europee, non avrà il carico delle due partite settimanali. Mentre secondo noi può aspirare a qualificarsi in Champions . Al Maradona il Napoli batteva il Cagliari, 2-1 e ritrovava Osimhen a fare squadra, a fare i gol e a farli fare. La presenza del nigeriano in campo rende il Napoli competitivo, senza di lui resta una buona squadra. Per cui ,considerando che Osimhen e Anguissa parteciperanno a gennaio alla coppa d’Africa, secondo noi potrebbe diventare difficile per il Napoli anche la conquista della quarta posizione, sempre che il Bologna che lo precede e la Fiorentina che lo ha apparigliato in classifica,vadano spedite come adesso. Lo stesso Milan, vittorioso 3-0 sul Monza non deve cullarsi sugli allori pensando di accorciare sulla Juve, deve piuttosto guardarsi alle spalle dallo stesso Napoli, ma soprattutto dal Bologna, vittorioso contro la Roma 2-0. Perché si intravede nel gioco dei rossoblù la qualità di tanti giovani calciatori assatanati di vittorie, dai piedi buoni e forti fisicamente.
Questo Bologna non può ancora definirsi “grande” ma può dare fastidio a qualsiasi grande. Oltretutto allenata da un allenatore emergente, Thiago Motta, la cui filosofia di invadere l’area avversaria, ha avuto, nell’occasione, il sopravvento su quella attendista di Mourinho. Entusiasmante l’azione che ha sbloccato il risultato al Dall’Ara, due passaggi in verticale rapidissimi che trovavano Moro pronto a collocare la palla nella rete romanista. La verticalità della squadra , la velocità di esecuzione, la fisicità dei suoi giocatori, il gioco a volte duro degli stessi (4 ammoniti per parte ), hanno reso la partita spettacolare ma anche difficile da arbitrare. Attenzione poi alla Fiorentina vittoriosa in casa con il Verona 1-0.