Milan, fine della favola? Il segnale inquietante da Belgrado, perché l'Inter è favorita
È la settimana che ci potrebbe far capire se quello del Milan contro lo Spezia è stato solo un infortunio di percorso o, al contrario, se la favola rossonera è giunta al termine. Neppure la partita di E-League contro la Stella Rossa può illuminarci in merito perché i serbi, in inferiorità numerica, hanno inseguito e addirittura raggiunto i rossoneri sul 2-2. È vero che quella di Pioli era una formazione rivoluzionata e con tante riserve, ma è anche vero che traspariva lontano un miglio la mancanza di lucidità e forza fisica per affrontare una rivale inferiore tecnicamente, ma molto più fresca atleticamente. E questo regresso di forma potrebbe anche essere il segnale di un decadimento di autostima dopo la batosta subita contro lo Spezia. Dobbiamo comunque credere a Pioli quando dice che in quella occasione non è stata fatta una partita «da Milan» e così non sarà nel derby, ma l'indizio di Belgrado non è certamente beneaugurante, perché la forma di un gruppo si riflette in toto anche nelle riserve e proprio le riserve hanno dimostrato scarsa condizione fisica e poca lucidità. Mentre, sponda Inter, non solo è stato soppiantato il Milan in testa alla classifica, ma probabilmente è stata anche ereditata la grande autostima che regnava nell'ambiente rossonero fino a qualche tempo fa. Sarà un derby rivelatore di verità, sicuramente una grande lotta intesa a limitare le forze dell'avversario, soprattutto la forza fisica ed agonistica di un Lukaku in splendida forma e la classe e lo strapotere atletico di Ibra. Una cosa è certa: l'Inter, come suo solito, difenderà bassa in attesa dell'avversario per colpire in contropiede. Se il Milan saprà fare densità a centrocampo, impedendo le incursioni dei contropiedisti nerazzurri, sicuramente ne verrà fuori una "Sfida all'O.K. Corral", come il celebre film western. A noi sembrano leggermente favoriti gli interisti. La Juve, reduce dalla brutta prestazione di Napoli, dove ha perso dimostrando di attraversare un periodo di scarsa vena, è andata in Portogallo per la Champions a ripetere più o meno quanto di negativo aveva fatto vedere contro Gattuso. Una squadra oltretutto distratta che ha subìto un gol dopo 1 minuto per un'incomprensione tra Szczesny e Bentancur, e a inizio ripresa è riuscita a far segnare il 2-0 a Marega malgrado fosse circondato da sette bianconeri. Ciò nonostante va detto che la Juve poteva portare a casa un pari, se l'arbitro alla fine avesse concesso un rigore sacrosanto per fallo su Ronaldo. Ma non sarebbe stata ugualmente una grande impresa perché il Porto è stato apprezzabile per l'impegno, ma non si può considerare competitivo: basterebbe ricordare che, dopo il sorteggio, tutti dissero che la Juve era stata fortunata. Meglio allora parlare della prestazione bianconera coi soliti difetti e attualmente pochi pregi. Sotto accusa soprattutto il centrocampo che non sa verticalizzare, ma anche Ronaldo ancora una volta anonimo. Considerando le forze in campo siamo comunque dell'avviso che la Juve possa ribaltare il risultato e andare avanti in Champions. Il turno di campionato, sulla carta, non dovrebbe creare problemi a Pirlo che ospiterà il fanalino di coda Crotone. Delle nostre tre impegnate in E-League vince solo la Roma che batte il Braga (0-2). Domani i giallorossi saranno ospiti del Benevento: considerando la facilità con la quale sanno vincere con le piccole, li diamo favoriti. Il Napoli, ancora una volta in formazione rimaneggiatissima, dovrà affrontare l'Atalanta, caricata dalla vittoria di Cagliari e in attesa di ricevere il Real Madrid in Champions. Sarà dura per il povero Gattuso, specialmente dopo la sconfitta in E-League col Granada. La Lazio, all'Olimpico con la Samp, cercherà di dimenticare il ko con l'Inter in attesa del Bayern in Champions.