Luciano Moggi, il derby di Milano dopo il ribaltone in testa alla Serie A: settimana decisiva per il campionato
Vittoria strameritata dell'Inter sulla Lazio (3-1), che permette a Conte il tanto anelato sorpasso sul Milan in vetta, cosa che genererà ovviamente autostima e convinzione nell'ambiente nerazzurro al contrario di quanto potrebbe succedere in casa rossonera, specialmente dopo la batosta subita contro lo Spezia. E non è poco in previsione del derby di domenica dove, se a prevalere dovessero essere i nerazzurri, potremmo ben dire di aver trovato la squadra (Inter) che può arrivare fino in fondo, tenendo anche conto degli impegni altrui nelle coppe europee.
Ci pare però giusto dire come la gara sia stata indirizzata dal rigore realizzato da Lukaku che, oltre a sbloccare il risultato, permetteva all'Inter il gioco congeniale di rimessa, aspettando l'avversario che doveva necessariamente scoprirsi per tentare la rimonta. Grande perciò la prestazione dell'intero complesso, con Lukaku su tutti, autore di due gol e l'assist a Lautaro per il terzo. Comunque buona la prova della Lazio. Presentando Napoli-Juve avevamo scritto che la partita avrebbe potuto chiarire le possibilità d'inserimento della Signora nel giro scudetto e nello stesso tempo poteva far capire meglio lo stato di crisi che stava attanagliando i campani e in particolare mister Gattuso. La gara ci ha raccontato che la Juve, perdendo, potrebbe anche essere considerata fuori dalla lotta per il tricolore, a meno che gli 8 punti di distacco dall'Inter possano essere ridotti a 5 nel caso di successo nel recupero con i partenopei. D'altra parte, osserviamo che il Napoli, quinto, può aspirare alla qualificazione Champions specialmente se dovesse prevalere nel recupero con la Juve. Inoltre, Gattuso al momento è salvo.
Va detto che la Juve ha perso per un rigore che c'era oppure no, ma la sconfitta è dipesa soprattutto dall'essersi presentata in campo, nel primo tempo, predisposta a giocare di rimessa, nonostante un Napoli con la difesa titolare completamente reinventata (assenti Koulibaly per Covid e Manolas per squalifica). E ha perso perché sia Morata sia Ronaldo andavano troppo spesso a sbattere contro i difensori; perché Bentancur, giocando da play basso, non riusciva a dare il suo imprimatur alle ripartenze; perché Rabiot, troppo compassato, non velocizzava il giro palla; perché Cuadrado era in difficoltà a controllare Lozano che lo costringeva spesso a difendere. Mentre al Napoli, per vincere, è bastato il cuore, una difesa ermetica e un grande Insigne.
Con la sconfitta contro lo Spezia (2-0), perdendo partita e faccia, probabilmente termina la favola del Milan che deve passare la mano ai cugini interisti. Se non ci fossero state le maglie a distinguere le due squadre avremmo scambiato lo Spezia per il Milan, tanta era la foga agonistica dei liguri , il giro palla in velocità e le continue proiezioni in avanti, che ricordavano appunto il Milan delle migliori serate: ma sabato sembrava non essere sceso in campo. È bastato Agudelo, impiegato da Italiano come falso nove, e un pressing altissimo a mettere costantemente in ambasce la difesa milanista. Secondo noi ha vinto l'intensità e la carica agonistica dello Spezia contro la presunzione rossonera.
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Per questo il derby di domenica dovrà essere inteso dagli uomini di Pioli come una prova d'orgoglio per dimostrare che la sconfitta del Picco è stata solo un infortunio di percorso. Si profila intanto lotta incerta tra tante squadre, probabilmente per un solo piazzamento di Champions, se si considerano già acquisiti tre posti da Inter, Milan e Juve. La Roma vince contro l'Udinese (3-0) e rafforza la sua classifica su Napoli, Lazio e Atalanta, quest' ultima andata a vincere in Sardegna contro il Cagliari. Essendo intanto già tempo di coppe europee, non può mancare un "in bocca al lupo" alle nostre che partecipano.
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