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Giorgio Chiellini, l'indispensabile: con lui in campo la Juventus torna grande

Luciano Moggi
Luciano Moggi

Luciano Moggi nasce a Monticiano il 10 luglio 1937. Dirigente di Roma, Lazio, Torino, Napoli e Juventus, vince sei scudetti (più uno revocato), tre Coppe Italia, cinque Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea, una Coppa Intertoto e una Coppa Uefa. Dal 2006 collabora con Libero e dal 13 settembre 2015 è giornalista pubblicista.

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Comincia il Milan a Bologna, vince 2-1 e avvisa i suoi inseguitori che le sconfitte patite in campionato da Juventus e Atalanta, e nel derby di Coppa Italia, non hanno affatto scalfito l'autostima tuttora regnante in questo gruppo. Con un primo tempo da grande squadra soggiogava infatti le velleità di un Bologna confusionario il quale, come era successo la settimana prima a Torino con la Juventus, ha cercato di giocare da pari a pari contro avversarsi superiori, senza averne le qualità e quindi le possibilità, addirittura attaccando e per questo sottoponendosi alle ripartenze brucianti di Calabria e Hernandez.

Indubbiamente apprezzabile lo spirito che anima gli uomini di Mihajlovic, forse però un po' di prudenza in più non farebbe male, anche perché i felsinei hanno limiti in un centrocampo che non fa filtro, nella difesa in difficoltà nell'uno contro uno, mentre l'attacco privo di fisicità, è composto da mezze punte che toccano bene la palla, troppo lontano però dalla porta avversaria. È il motivo per cui la squadra di Mihajlovic ha fatto pochi gol (24) e ne ha subiti tanti (35). Ed è il motivo per cui , sfruttando queste debolezze, il Milan si è portato a casa i tre punti confermando la sua leadership.

 

 

La Juve si impone a Genova contro la Sampdoria (2-0) alla maniera delle "grandi". Imprescindibile Chiellini in questa squadra: dal giorno del suo rientro la Juve non ha più subito gol, mentre il centrocampo, dopo la vittoria sul Bologna, ha confermato un netto miglioramento: pressa bene e facilita il lavoro del reparto arretrato, sopratutto di Bonucci, molto più tranquillo adesso che sente dietro di sé anche la presenza autorevole di Chiellini. E Chiesa, autore del gol che ha sbloccato il risultato, ha dimostrato finalmente di saper chiudere le azioni sfruttando le sue doti di energia e velocità nelle ripartenze. In ombra Ronaldo ancora una volta a secco. Juve che resta in attesa del recupero col Napoli.

 

 

 

L'Inter strapazza il Benevento (4-0) di Pippo Inzaghi. Subito in vantaggio su autorete di Improta, vince in goleada con una rete di Lautaro e la doppietta di Lukaku. E con Eriksen tra i migliori in campo nel nuovo ruolo di play: l'impressione è che l'Inter abbia agito meglio di tutte le altre durante il mercato di riparazione non cedendo appunto il danese.Ovviamente Antonio Conte permettendo .

La Lazio sbanca il Gewiss Stadium 3-1 ed effettua il sorpasso all'Atalanta. Sembrava di rivedere la Lazio ante lockdown, quando vinceva 11 partite di seguito finendo ad un solo punto dalla capolista Juve. In questo momento il suo calcio è devastante, difficilmente perforabile la sua difesa ben protetta dal pressing di un centrocampo sontuoso, con Immobile che sa trasformarsi all'occorrenza da cannoniere (13 gol) ad assist-man: sua l'imbeccata a Marusic nel primo gol e a Correa per il secondo. Mentre nel versante atalantino, spentasi improvvisamente la luce di Ilicic, si manifestava evidente la dipendenza della squadra dalla classe e dalla imprevedibilità che il giocatore sloveno sa dare a tutte le sue giocate, mancando le quali la Dea è piombata in confusione e succube degli avversari.

Anche senza Dzeko (in tribuna) la Roma batte meritatamente il Verona (3-1) e mantiene il terzo posto in classifica. In evidenza ancora una volta il giovane attaccante Mayoral (suo il terzo gol) che, guarda caso, aveva sostituito proprio Dzeko. Il Napoli batte il Parma (2-0) con fatica. La gente non è contenta del gioco e contesta Gattuso, secondo noi ingiustamente. Anche perché la squadra è quinta e deve recuperare la gara con la Juve. Ed è anche in gioco per la Coppa Italia, domani sarà infatti in campo al "Maradona" nella semifinale contro l'Atalanta. Mentre oggi sarà il derby d'Italia, Inter-Juventus, a farci sapere chi muoverà i primi passi verso la finale.

 

 

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