Il Milan senza Pioli in panchina rischia la stecca contro il Napoli di Gattuso
La tanto attesa "dieci giorni" dedicata alla nazionale si è risolta in maniera più che soddisfacente per l'Italia: ci sembra giusto sottolinearlo, stando comunque con i piedi per terra, senza troppo enfatizzare, in attesa di avversari migliori che ci staranno già aspettando. Partiti secondi nel girone, preceduti dalla Polonia, gli azzurri hanno conquistato la testa della classifica dopo aver superato i polacchi del presidente Boniek, impartendo loro una lezione di calcio: a vederli adesso giocare si ricava l'impressione che lo facciano divertendosi, tanto sono in autostima. E, cosa insolita, riescono anche a sviluppare un gioco prettamente offensivo, tipico delle grandi squadre, che non è facile vedere nel nostro campionato, dove anche le migliori, in questo momento, prediligono le ripartenze al gioco nell'area avversaria. Mancava la controprova alla bella prestazione contro i polacchi ed è arrivata contro la Bosnia: stessa facilità nei movimenti, stesso gioco brillante, stesso dominio. Tanto è bastato ai media per osannare la squadra, al punto da arrivare, sicuramente esagerando, a collocarla tra le migliori formazioni mondiali. Noi suggeriamo a tutti di godersi la qualificazione alla Final Four di Nations League, riflettendo magari sui progressi fatti dopo che la Nazionale, sotto la direzione di Giampiero Ventura e del presidente Tavecchio, fu eliminata dalla Svezia. Sicuramente l'accoppiata Gravina (presidente) e Mancini (ct) è più funzionale. E anzi a Gravina vanno i nostri complimenti per aver saputo scegliere un allenatore che ha avuto il coraggio di svoltare, selezionando principalmente i giovani migliori del nostro campionato, nel tentativo di creare un gruppo, ovviamente qualitativo, che possa dire la sua nel presente ma anche nel prossimo futuro. Riprende il campionato e la giornata presenta subito uno scontro al vertice: domani il Milan capolista sarà al San Paolo contro il Napoli. Due le assenze importanti: una tra gli azzurri (il centravanti Osimhen, infortunato) e l'altra tra i rossoneri (mister Pioli, positivo al Covid). Le definiamo assenze importanti perché il centravanti del Napoli, bravo ad allungare, dà profondità alla squadra e crea spazi che abilmente sfruttano Lozano, Mertens e Politano. Tra i milanisti, invece, la mancanza dell'allenatore in panchina è paragonabile ad un'orchestra costretta a suonare senza il direttore che dà i tempi: soprattutto se si considera che Pioli, almeno fino ad ora, non ha sbagliato una mossa quanto ai cambi in corso di gara. Secondo noi la partita ruoterà molto sul duello Ibrahimovic-Koulibaly: chi dei due avrà la meglio sull'altro potrà condizionare il risultato. Il Milan sarà comunque un avversario di tutto rispetto per il Napoli, soprattutto se la sosta gli avrà fatto dimenticare la disavventura casalinga contro il Lille in E-League e il mezzo passo falso in casa con il Verona. I nostri favori vanno alla squadra napoletana. Nella stessa giornata sarà interessante seguire la rivelazione Sassuolo a Verona contro l'Hellas: si confronteranno gli emiliani con il migliore attacco (18 gol) contro i veneti con la migliore difesa (5 gol). Sarà più vincente la vigoria fisica e la marcatura a tutto campo degli uomini di Juric o la fluidità del gioco prettamente offensivo di De Zerbi? Secondo noi quest' ultima. L'Inter, che riceverà al Meazza il Toro, ci sembra decisamente favorita: sarà obbligatorio vincere per avvicinare la testa della classifica. Discorso che vale anche per la Roma all'Olimpico col Parma, per l'Atalanta che sfiderà in trasferta la matricola Spezia, per la Juve che affronterà all'Allianz il Cagliari e per la Lazio che sarà ospite, allo Scida, del Crotone.