
Gp d'Australia, Norris finalmente all'altezza e Sainz si gode la gara da spettatore: le pagelle

TOP
NORRIS 10
Là dietro non pare tutto così tranquillo. Il compagno scalpita. Max tallona. Ma tra le curve bagnate dell'Albert Park l'inglese tiene botta. Dimostrandosi finalmente all'altezza del bolide che guida. C'è però da dire che siamo ai nastri di partenza. Con la barra da tenere fino a dicembre dritta. E con quei due in zona...
VERSTAPPEN 10
Provare a fermare l'Olandese Volante è semplicemente impossibile. Ad inizio gara e pure alla fine sfiora l'impresa, avvicinandosi al pilota papaya con la solita indomita energia. D'accordo, non guida la macchina favorita. Molti però dimenticano che ormai è lui la macchina.
ANTONELLI 9
Il colpo delle qualifiche non va a segno, ma in gara si inventa un rimonta da veterano. Parte tra i dispersi. Chiude tra i primi. Nonostante una manciata di ritiri che di sicuro lo aiutano e un testacoda al cardiopalmo. Orgoglio italiano dopo lustri ritrovato.
FLOP
FERRARI 4
Leclerc (5.5) parte forte. Pesano scelte e strategie confuse. E poi c'è la macchina che di nuovo non ne vuole sapere. Sfiora la collisione col compagno per chiudere davanti e marcare il territorio. Tutto legittimo. Ma è pur sempre di un piazzamento mesto che parliamo. Che dire invece di Hamilton (4.5)? Si perde dietro ad Albon per un numero di giri infinito. E pure Piastri gli fa marameo. Pare il Lewis sottotono dei capitoli terminali sulla Freccia D'Argento. Il guaio è che la storia continua pure a Maranello...
PIASTRI 4
Ad un certo punto vuole andare perché ne ha di più del compagno. Ma l'ordine dai box di congelare le posizioni è perentorio. Ed è un tarlo, visto che è australiano ed un GP vinto in casa sarebbe un sogno. I nervi sono tesi e così finisce sul prato, pregiudicandosi un importante piazzamento. Sul podio alla fine ci va Russell, comunque solidissimo.
SAINZ 3
Aspettative alle stelle, gara da spettatore. Il muro in regime di Safety è per lui un errore inconcepibile, da pischello. Un harakiri autentico. Il bottino lo porta a casa il compagno Albon, bravissimo. Aiutato dalla penalizzazione del rookie italiano. E da una Williams in deciso spolvero.
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