Gp Gedda, le pagelle. Max, campionato archiviato. Sorpresa Bearman. Gare al sabato? Rama-danni
BEARMAN 10
Una performance da titolare a primo colpo. Non lontana, a vedere il posizionamento, da quando Sainz ottimizzava tra un ostacolo e l'altro e Leclerc era sempre sfortunatissimo. Ad maiora, dunque, al prodigio britannico. Davanti ad i connazionali Hamilton e Norris. A formare, più Russell, una curiosa maggioranza di piloti inglesi.
VERSTAPPEN & PEREZ 9
L'olandese ha archiviato il campionato, consegnandoci un altro copione già scritto. Con buona pace della noia che imperversa (tengono ormai botta più gli scandali in casa) e di qualsiasi telecamera che provi a lanciare qualche inquadratura. Mentre il messicano sembra finalmente aver colto l'antifona. Si è messo in riga e sta dietro al Campione in carica.
LECLERC 8
San Gennaro ha battuto un colpo! Niente sventure e problemi per il bravo Carletto. E anche il punto del giro veloce è suo. Passi avanti per Ferrari ormai visibili: ringraziano, a proposito, gli pneumatici, felici di non vedersi divorati dopo 3 giri. Al momento, è la seconda forza dietro ai bibitari.
HAMILTON 5
Stavolta almeno non abbiamo dovuto chiamare Chi l'ha visto. Ma palare di una buona gara serebbe ardito. Comparato al Bahrein, dove chiuse settimo, il nono piazzamento è ancora più gramo. Da notare il soccorso rosso a Leclerc, con Piastri tenuto dietro per infiniti giri. Chissà dove sono già i pensieri...
ALBON 5 & RICCIARDO 3
Il piazzamento a ridosso della zona punti di Albon non cancella dolori e affanni (spesso inutili) in gara. La Williams del 2023 permetteva addirittura ad uno come Sargeant di galleggiare. Quest'anno forse nemmeno un viaggio a Lourdes accenderebbe una luce flebile. Sull'oriundo, al netto della cambiale in protesto che gli hanno affibbiato, cosa c'è da aggiungere? Abbonato ai bassi fondi ormai su qualunque macchina, stavolta dai box non fanno la magia. E là resta. Dietro al (bravo) Tsunoda.
FIA 0
2 gare filate al sabato sono indigeribili. Più che Gran Premi, rama-danni! Roba di altri tempi. E qui certo non abbiamo a che fare con nostalgici...