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Gp di Austria, le pagelle: dietro Verstappen c'è Sainz, la verità sui piloti Ferrari

Leonardo Filomeno
Leonardo Filomeno

La collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.

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VERSTAPPEN 10

Il giro veloce come diversivo all’ultimo, per rendere meno noioso il suo dominio. Può tutto ed eccelle anche nell'azzardo. Supersonico.   

SAINZ 9

Più veloce di Charles, lo aiuta. E il corpo a corpo con Perez emoziona. Condizionano la sua gara il dado tratto in Q3 e la strategia. Poi la doppia penalizzazione per i track limits gli fa proprio la festa. Ma il weekend è tanta roba.

LECLERC 8

Santo Lazzaro. Sprint da incubo, in gara gestisce e non sbaglia un colpo. Chiude da dove parte. Secondo. Dopo mesi di frustrazione al limite, un po’ di balsamo.

PEREZ 6.5

Sprint sì, qualifica no. Dai bassifondi al podio, con la febbre, a suon di rimonte. Sono 3, come i weekend gettati alle ortiche, pur guidando lo stesso macchinone di Speedy Verstappen. Se arriva a strigliarlo Horner vuol dire che il libretto delle giustificazioni è alla fine.

NORRIS 7.5

Alla voce aggiornamenti che funzionano vedi anche McLaren. Norris torna a fare il Norris e coglie i frutti, mentre il rookie Piastri, per una MCL60 rivista, dovrà attendere le curvazze inglesi.

HAMILTON & RUSSELL 4

Hamilton disperso nella bolgia dei track limits. Per Russell sogni in frantumi. L’unico guizzo, nella sprint, quando beccano la gomma giusta. Che illusione un mese fa in Spagna...

ALBON 7 DI INCORAGGIAMENTO

Il gioco dell’oca. Porta in Q3 una Williams modestissima ma il misero punto sfuma ogni volta. Meriterebbe almeno un team da metà classifica.

 

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