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F1, le pagelle del Gp Bahrain: Leclerc e Ferrari voto 10. Mercedes e Red Bull, allarme rosso in tutti i sensi

Leonardo Filomeno
Leonardo Filomeno

La collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.

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Doppietta Ferrari in Bahrain. Vince il monegasco Charles Leclerc, partito in pole. Secondo il compagno Carlos Sainz. Sul podio anche Lewis Hamiton, salito in terza posizione  grazie al flop delle Red Bull con l'uscita del Campione del Mondo Max Verstappen a due giri dalla fine per un guasto alla monoposto. Anche Sergio Perez fuori all’ultimo per motivo analogo. 

 

Leclerc - 10. Che pilota, che domenica, che gara. Il monegasco ha finalmente una macchina e firma un capolavoro di precisione e potenza. Col rivale dei kart sul collo, per giunta. Due volte una vittoria. E il punto del giro veloce a completare la festa.

 

Sainz - 9. 100% rendimento, scudiero fido, Binotto con lo spagnolo va a colpo sicuro. In gara le bizze con la monoposto nuova non pesano. Secondo grazie al disastro bibitaro da Max patito. Comunque, un pilota da podio.

 

Hamilton - 6. Weekend gramo e al chiaroscuro, insegue solo. Gode anche lui delle grane Red Bull e il terzo posto che avrebbe visto col binocolo all’ultimo per magia diventa suo. A Sanculo faccia un fioretto.

 

Mercedes - Il 4 diventa 5.5 in quanto terza forza in pista. Comunque non si nascondeva, non bluffava mica. L’instabilità, le gomme, i pit e altre cosette da rivedere in fretta. Forse anche il nuovo pilota, da 5, che fresco di approdo sull’astronave madre non morde per niente.

 

Magnussen - 7. Rientra dal nullaland e a sorpresa firma una gara avvincente, bella. Quinto, con una Haas che sorprende e gode della bontà del rosso motore. Da non credere! Peccato per Schumi Jr, che per un pelo non chiude a punti e rifila pure un sorpasso al super afflitto Norris.

 

4 a Bottas, neo capitano dell’Alfa ma nostalgico della insipida vecchia vita. Partiva dietro ad Hamilton, aveva la chance di beffare l’ex collega almeno per qualche giro, ma viene risucchiato in partenza e precipita dietro. Azzarda una rimontina e chiude sesto solo perché la fortuna lo aiuta. Gira e rigira, la frittata non cambia.

 

Il 5 e mezzo di Ocon diventa 6 vista la pancia rotta della macchina. Stucchevole, comunque, il balletto del francesino al cospetto dell’iberico capitano. Vuole stargli davanti e alla fine ci riesce. Chissà nei box che parolacce… Non centratissimo però Fernando, la modesta Alpine fa meglio.

 

Flop gigantissimo del Bahrein è quello della McLaren, da 4, spenta e doppiata. Con Ricciardo e Norris tramortiti dietro le altrettanto deludenti Williams (nonostante Albon) ed Aston Martin (chissà Vettel che voglia di tornare appena il Covid fa le valigie) a cui diamo rispettivamente 3 e 2.

 

Allarme rosso per affidabilità motore in casa Red Bull. Punti zero. O meglio, regalati ai rivali di Stoccarda. 3 macchine su 4 ko. Va a fuoco la AlphaTauri del discreto Gasly. Si spegne all’ultimo giro la macchina del solito Perez. E che sgargianti sorrisi all fine Toto Wolff… N.C.

 

Virtual e beffardo destino travolgono Verstappen all’ultimo. Super agguerrito, da 8. Ne aveva per chiudere in seconda e starsene buono lì, visto che la macchina comunque c’è. Invece a due giri dalla fine un guasto elettrico lo pianta in asso. Strepitose le battaglie con Charles. Ferro e fuoco, un vero film. Come ai kart, come l’anno scorso con Ham.

 

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