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Débâcle di Francia e Germania alle Europee. Ora i sorrisetti sono tutti italiani

Iris Devigili Cattoni
Iris Devigili Cattoni

Ha una laurea in scienze storiche cui sono seguiti due master in Marketing, comunicazione e social media e in Marketing strategico. Da oltre dieci anni è consulente di marketing e comunicazione digitale ed è stata docente per i master post laurea alla Business School de Il Sole 24 Ore. Autrice del libro “Buyer Personas. Comprendi le scelte d'acquisto dei clienti con interviste e Modello Eureka!”, ha scritto diversi contributi per pubblicazioni di colleghi e amici. Si dedica alla scrittura e conduzione di trasmissioni televisive, modera dibattiti, presenta libri e coltiva la sua passione per l'uso della voce. Patita di sport, si divide tra running e padel.

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È passato un anno dalla morte di Silvio Berlusconi e la storia sembra aver preso una piega ben diversa da quando, nel 2011, dovette subire il sorrisetto ironico di Merkel e Sarkozy - passato agli annali - che lo schernivano. Dopo le elezioni europee disastrose per  i governi di Francia e Germania, con l'Italia di Giorgia Meloni che risplende su tutti i fronti, ora siamo noi a poterci permettere quel sorrisetto. Chissà se Berlusconi, dall'alto, non stia provando una certa soddisfazione postuma, vedendo la situazione ribaltata.

Le elezioni europee sono state un punto di svolta, segnando una vittoria importante per Giorgia Meloni e il suo partito Fratelli d'Italia. Un risultato che contribuisce a modificare gli equilibri di potere in Europa e che in qualche misura pone l'Italia al centro della scena politica europea.

Il successo di Meloni non è isolato; fa parte di un più ampio movimento di centrodestra che sta guadagnando terreno in molti paesi europei. Questo vento di cambiamento, guidato dall'Italia, sta portando nuove idee e nuove leadership al timone. Giorgia Meloni, riconosciuta anche da The Economist e Forbes per la sua capacità di influenzare e trasformare, è diventata un simbolo di questa ondata.

In Italia, il consenso per Meloni non solo si è mantenuto stabile, ma è addirittura aumentato. Il suo carisma e la sua capacità di affrontare le sfide con decisione ha rafforzato la fiducia dei cittadini. Questo incremento di sostegno è una testimonianza del suo successo nel guidare il Paese in un periodo di cambiamento e incertezza.

Come donna, spero sinceramente che Giorgia Meloni - madre, donna, italiana, cristiana - possa continuare su questa strada di successo. Ha dimostrato di avere le capacità, la determinazione e l'autorevolezza necessarie per affrontare le sfide politiche ed economiche che l'Italia e l'Europa stanno vivendo.

La sinistra italiana e internazionale ha spesso sottovalutato Meloni, dipingendola in una luce negativa prima delle elezioni. Tuttavia, i fatti hanno smentito queste narrazioni, mostrando una leader capace e resiliente. Se volessimo dare un nome al vento di cambiamento che sta attraversando l'Europa potremmo chiamarlo "Giorgia", in onore di una donna che sta provando, e forse riuscirà, a riscrivere le regole del gioco politico.

La sua leadership forte e decisa potrebbe portare l'Italia e l'Europa a cambiamenti che io avverto come necessari, ma ancor più a dare centralità alla nostra nazione e a tutelare davvero gli interessi dei suoi cittadini.

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