Amici di Maria De Filippi? La mia vincitrice è Marisol
Sabato è andata in onda la finale di Amici di Maria De Filippi, talent da record di ascolti, ma anche di longevità con ben 23 edizioni e i preparativi in atto per la ventiquattresima.
Da appassionata di danza – ho ballato per più di quindici anni danza classica, jazz, modern, balli latino-americani, rock’n roll acrobatico – seguo il programma fin dagli albori, quando ero poco più che ventenne, ed ho vissuto l’evoluzione di una trasmissione che, soprattutto negli ultimi anni, ha sfornato talenti di grande successo. Ci sono state annate in cui ho avuto difficoltà a identificare il mio concorrente preferito perché nessuno mi convinceva completamente; beh, quest’anno, al contrario, ho avuto l’imbarazzo della scelta.
Un’inevitabile predilezione, dovuta al mio passato trascorso nei teatri, ce l’ho per i ballerini, e non mi è stato facile far pendere l’ago della bilancia dalla parte di Dustin o di Marisol, i due finalisti. Più o meno è valso lo stesso principio per i cantanti: ci ho messo un bel po’ a decidere chi votare. Amici è una scuola prima ancora che un talent show e viene quindi valutato anche il percorso di crescita dei ragazzi; forse mai come quest’anno è valso questo criterio, pur considerando le dinamiche televisive che influiscono nel decretare il vincitore.
I ragazzi vengono formati e valutati dai propri insegnanti fino al momento di calcare il palco del serale, ossia l’ultima fase del programma in cui mettono a frutto quanto appreso durante i mesi precedenti. È in questo periodo che le valutazioni vengono affidate a tre giudici esterni, che con i loro voti possono stoppare o far continuare il percorso dei concorrenti verso il traguardo. Si tratta di giudici competenti, cantanti con alle spalle anni di carriera, ballerini che hanno calcato palchi importanti o professionisti del mondo dello spettacolo.
Ma l’ultima parola, la serata della finale, va al pubblico da casa che tramite il televoto decide chi far vincere scombinano spesso le carte, ribaltando pronostici e riservando sorprese inaspettate. Ecco infatti, sabato scorso, che proprio al rush finale la cantante Sarah che durane l’anno aveva un po’ arrancato per poi riprendersi nell’ultimo periodo, è stata premiata dal televoto che l’ha consacrata vincitrice di questa edizione.
Devo dire che io non ci avrei scommesso; certo, la sua capacità di staging esaltata dalle coreografie di Stephane Jarny e dai meravigliosi ballerini del cast ha fatto effetto, ma soprattutto durante la finale la voce ha lasciato un po’ a desiderare con qualche stonatura e incertezza. Di un livello superiore invece a mio avviso, il cantante Holden, probabilmente penalizzato da alcune sue défaillance che durante l’anno hanno fatto storcere il naso al pubblico il quale, di conseguenza, lo ha eliminato quasi subito.
Controcorrente, io l’ho votato fino allo sfinimento. Per me erano chiare le difficoltà che ha affrontato durante l’anno a causa di attacchi d’ansia che, per chi non ne è affetto, sono difficili da comprendere. Io, al contrario, ne soffro da sempre, quindi sono stata più che sintonizzata con lui e con i suoi comportamenti. E poi, diciamolo, ha una voce incredibile, i suoi falsetti sono pazzeschi, arrangia i pezzi, fa tutto da solo e i risultati sono eccezionali. E arriviamo al mio grande amore, la danza. Come detto, quest’anno i finalisti sono stati stratosferici, davvero difficile scegliere. Alla fine la mia preferenza è ricaduta su di una diciottenne di origini cubane che mi ha lasciata senza fiato. Marisol ha un fisico perfetto, doti da danzatrice incredibili, un talento eccezionale, sensualità e carisma da vendere; è umile, caparbia, alla ricerca della perfezione, ha la testa giusta per fare la ballerina. Ha vinto nella sua categoria, ma io l’avrei voluta vedere alzare la coppa di questa edizione. Ha comunque ricevuto il premio della critica; evidentemente non ci vedo così male se anche grandi esperti del mondo dello spettacolo l’hanno valutata come la più meritevole, e guarda caso, seguita a ruota da Holden.