Il treno è in ritardo? Ecco i diritti dei passeggeri
Il treno in ritardo è un problema di moltissimi passeggeri delle ferrovie. Il treno è un mezzo di trasporto indispensabile, soprattutto per i pendolari che quotidianamente si spostano per lavoro. Molte persone se ne servono, inoltre, per i più svariati motivi personali, come, ad esempio, per andare in vacanza. Secondo Pendolaria - il rapporto pubblicato annualmente da Legambiente - nel nostro paese ogni giorno più di 5 milioni di persone si spostano in treno.
Di fronte a questi numeri si può facilmente capire quanti e quali disagi possono causare i ritardi nel trasporto ferroviario. La questione è di una certa importanza non solo in Italia, ma anche all’estero. La materia è quindi regolata da una specifica legge valida in tutta Europa: il Regolamento UE n. 1371/2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Questa legge è stata quindi emanata per tutelare e garantire i diritti di chi viaggia in treno. Ma quali sono questi diritti?
Quali sono i diritti dei passeggeri in caso di treno in ritardo?
In caso di treno in ritardo, i passeggeri possono avere diritto al rimborso del prezzo del biglietto o a un indennizzo, oltre a particolari forme di assistenza.
Bisogna però fare una premessa di ordine generale: i passeggeri hanno diritto a rimborsi o indennizzi soltanto per i ritardi superiori ai 60 minuti. Per i ritardi inferiori a questo intervallo di tempo non è prevista alcuna forma di risarcimento.
Fatta questa doverosa premessa, vediamo in dettaglio che cosa possono ottenere i passeggeri quando il loro treno subisce un ritardo oltre un’ora.
I rimborsi in caso di treno in ritardo alla partenza
Se il vostro treno è in ritardo sin dalla partenza e se è prevedibile che il ritardo all’arrivo alla destinazione finale sarà superiore a 60 minuti, potete scegliere immediatamente tra due alternative.
La prima prevede il rimborso del prezzo del biglietto. In questo caso potete farvi rimborsare solo la parte di viaggio non ancora effettuata; oppure potete ottenere il rimborso dell’intero viaggio (compresa, cioè, la parte già effettuata) ma solo se questo non risulta più utile per il vostro programma originario. In tal caso, avete anche la possibilità di ritornare al punto di partenza, non appena possibile.
La seconda alternativa è quella di proseguire il viaggio verso la destinazione finale. In questo caso, potete seguire un itinerario alternativo a condizioni di trasporto simili.
Gli indennizzi in caso di treno in ritardo all’arrivo
In mancanza di rimborso del prezzo del biglietto, quando il vostro treno giunge a destinazione con un ritardo superiore ai 60 minuti, avete comunque diritto a un indennizzo. Quest’ultimo non può essere inferiore:
1) al 25 % del prezzo del biglietto, in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti;
2) al 50 % del prezzo del biglietto, in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.
L’indennizzo è effettuato entro un mese dalla presentazione della relativa domanda.
Se però siete stati informati del ritardo prima dell’acquisto del biglietto, non avete diritto a essere indennizzati.
L’assistenza ai passeggeri
In caso di ritardo del treno, avete diritto ad essere informati della situazione e dell’orario previsto di partenza e di arrivo. Questo è uno specifico obbligo dell’impresa ferroviaria o del gestore della stazione.
Se il ritardo è superiore ai 60 minuti, sono poi previste particolari forme di assistenza.
Queste comprendono, innanzitutto, il diritto di ricevere gratuitamente pasti e bevande in quantità ragionevole, in funzione dei tempi di attesa, se sono disponibili sul treno o nella stazione.
In secondo luogo, se a causa del ritardo è necessario un soggiorno di una o più notti e se è fisicamente possibile, vi deve essere fornita una sistemazione gratuita in albergo e il trasporto tra la stazione ferroviaria e l'albergo.
Infine, se il treno è rimasto bloccato sui binari, avete di diritto al trasporto gratuito tra il treno e la stazione ferroviaria, fino a un punto di partenza alternativo o fino alla destinazione finale del servizio.
In ogni caso, quando il servizio ferroviario non può più essere proseguito, l’impresa ferroviaria organizza il prima possibile servizi di trasporto alternativi per i passeggeri.