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Incidenti in autostrada per oggetti abbandonati: chi paga i danni?

Giovanni Gregorio
Giovanni Gregorio

Avvocato civilista, patrocinante in Cassazione, sono nato, cresciuto e laureato a Milano, dove esercito in proprio la professione occupandomi principalmente di contratti commerciali, risarcimento danni da responsabilità civile,  diritto immobiliare e recupero crediti. Collaboro con il servizio di tutela legale di una primaria compagnia assicurativa, sono professionista delegato alle vendite giudiziarie immobiliari presso il Tribunale di Milano e tengo corsi di formazione aziendale in materia contrattuale.

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Gli incidenti in autostrada non riguardano soltanto i casi di collisione tra veicoli, ma possono essere causati anche da altri fattori. Si possono infatti verificare situazioni di pericolo per i motivi più diversi, come ad esempio la formazione di ghiaccio sulla strada o la presenza di oggetti abbandonati sulla carreggiata. Questi ultimi possono causare danni anche ingenti agli utenti delle autostrade. Il conducente di un’auto, un camion o una moto, che si trova improvvisamente di fronte a un ostacolo imprevisto, potrebbe non riuscire a evitarlo. 
In questi casi cosa può fare il proprietario del mezzo danneggiato? Può ottenere un risarcimento dei danni? E in caso affermativo, a chi può rivolgersi per chiedere ristoro?
Innanzitutto, bisogna distinguere due casistiche diverse di incidenti in autostrada causati dalla presenza di oggetti sulla carreggiata. La prima si verifica quando l’oggetto proviene da un veicolo che precede; in questi casi, l'utente danneggiato deve rivolgersi al proprietario di quest’ultimo per ottenere il risarcimento dei danni.
Vi sono però delle situazioni nelle quali non è possibile risalire al veicolo da cui proviene l’oggetto; magari perché la perdita o l'abbandono di quest'ultimo è avvenuto tempo prima. In questi casi può essere complesso ottenere un risarcimento. Il problema si pone anche quando l'oggetto abbandonato non proviene da alcun veicolo.

La responsabilità dell’Ente proprietario o concessionario per gli incidenti in autostrada
In linea generale, in casi di questo genere, l’Ente proprietario o concessionario del tratto autostradale potrebbe essere tenuto al risarcimento dei danni.
Secondo la giurisprudenza, infatti, esso è sottoposto alla responsabilità oggettiva prevista dall’art. 2051 del codice civile. In base a questa norma, ciascuno è responsabile del danno causato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.
La Corte di cassazione ritiene che l’Ente proprietario o concessionario di una strada ne sia anche custode; si trova, infatti, in una situazione che lo pone in grado di sorvegliarla, controllarla e modificarne le condizioni di fruibilità. Per questo motivo l’Ente risponde dei danni provocati dall'omesso o incompleto adempimento del dovere di mantenere la strada in condizioni tali da non arrecare danno agli utenti.
La responsabilità dell’Ente viene esclusa solo se si verifica un caso fortuito. Il danno deve cioè derivare da cause estranee alla struttura del bene o dal comportamento di terzi, con modalità di tempo e di luogo tali per cui il pericolo non avrebbe potuto essere conosciuto ed eliminato tempestivamente, neppure con la più diligente attività di controllo e di manutenzione.
L'onere di provare il caso fortuito e l'adempimento del dovere di diligente manutenzione è a carico del custode, cioè dell’Ente.

Le situazioni di pericolo che possono causare incidenti in autostrada
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 713 del 15/01/2013, ha condannato Società autostrade a risarcire i danni subiti da un autocarro che aveva impattato contro una ruota abbandonata sulla carreggiata da un altro mezzo. Nel caso specifico la presenza dell’oggetto sulla carreggiata era stata, per la prima volta, segnalata alla società Autostrade alle ore 14, mentre l’incidente si era verificato dopo le ore 17.
In considerazione dell’inerzia dell’Ente durante il notevole intervallo di tempo intercorso tra la segnalazione dell’oggetto e l’incidente, la Corte ha accertato la violazione del dovere di diligente manutenzione.
In caso di oggetti abbandonati sulla strada, l’Ente ha quindi il dovere di rimuoverli tempestivamente; se non lo fa, potrebbe dover risarcire i danni subiti dagli utenti.
In alcune sentenze (Sent. n. 10893 del 2016 e Sent. n. 4495 del 2011) la Corte di Cassazione ha inoltre distinto tra le situazioni di pericolo connesse alla struttura e alle pertinenze dell’autostrada da quelle provocate dagli utenti o da una repentina ed imprevedibile alterazione dello stato della strada. Per fare alcuni esempi, rientrano nel primo tipo i casi di crollo di un ponte o di rovina di una galleria; fanno, invece, parte del secondo tipo quelli di abbandono di oggetti da parte degli utenti o di improvvisa formazione di ghiaccio sul manto stradale.
I giudici hanno sostenuto che solo in presenza di queste ultime situazioni di pericolo può sussistere caso fortuito; in tali casi, quest'ultimo si configura solo quando l’evento dannoso si verifica prima che l’ente proprietario o gestore abbia potuto rimuovere - nonostante l’attività di controllo e la diligenza impiegata per garantire la tempestività dell’intervento - la straordinaria ed imprevedibile situazione di pericolo determinatasi.
Secondo questa impostazione, il caso fortuito è quindi da escludersi se la situazione di pericolo deriva dalla struttura o da una pertinenza dell’autostrada; in tal caso, l’Ente sarebbe comunque responsabile dei danni. Diversamente, il caso fortuito potrebbe sussistere se il pericolo è stato provocato dagli utenti della strada o da una repentina ed imprevedibile alterazione dello stato di quest’ultima. In queste situazioni, l’Ente deve dimostrare di aver tenuto una condotta diligente e di non aver potuto intervenire per rimuovere la causa del danno. Ciò può avvenire, ad esempio, quando la presenza dell’oggetto non viene segnalata oppure quando l'incidente avviene subito dopo la segnalazione.

Alcuni consigli
In pratica, come devi comportarti se vieni coinvolto in un incidente in autostrada causato da un oggetto abbandonato sulla carreggiata?
Innanzitutto, devi sempre chiamare la polizia stradale e/o un mezzo di soccorso. Le forze dell’ordine che intervengono sul posto, infatti, dopo aver effettuato i rilievi necessari, redigono un verbale, nel quale descrivono le circostanze dell’incidente e, ove possibile, le possibili cause; descrivono i veicoli, i danni riportati, l'oggetto rinvenuto e identificano le persone coinvolte e gli eventuali testimoni, raccogliendo le rispettive dichiarazioni.
Il verbale redatto dalle forze dell’ordine serve per provare il sinistro e il danno subito. In mancanza delle forze dell’ordine, il personale di soccorso potrà fornire la propria testimonianza e documentare l’accaduto. 
Ricordati che senza la prova del danno e delle circostanze dell'incidente non potrai ottenere alcun risarcimento.

di Giovanni Gregorio
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