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"Il delitto perfetto", un Hitchcock d'annata: la tensione tutta tra quattro mura non molla un attimo

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL DELITTO PERFETTO
Sky Collection ore 21.15. Con Ray Milland, Grace Kelly e Robert Cummings. Regia di Alfred Hitchcock. Produzione Usa 1954. Durata. 1 ora e 45 minuti

LA TRAMA
Un Hitchcock d'annata dove per la prima volta il mago del brivido guida Grace Kelly destinata a diventare la sua attrice feticcio negli anni seguenti. Grace è una ricca londinese sposata a un ex campione di tennis. Matrimonio apparentemente felice (lui ha smesso collo sport e s'è trovato un lavoro tranquillo). In realtà l'uomo progetta di uccidere la consorte e di appropriarsi del suo denaro. Col ricatto ha ingaggiato un sicario per sopprimerla una sera che lui è fuori casa e ha testimoni pronti a offrirgli un alibi. Ma il progetto omicida va all'aria. La donna si difende e uccide il killer. Ma il marito riesce ugualmente a rigirare a suo favore la situazione, facendo apparire l'omicidio come un delitto passionale (la donna avrebbe soppresso un suo amante). In modo da farla condannare e ad appropriarsi comunque delle sue sostanze.

PERCHÈ VEDERLO
Perché la tensione giocata tutta tra quattro mura (l'appartamento londinese) non molla un attimo. Vedere per credere il remake girato 30 anni dopo con Michael Douglas. E concludere che Hitchcock navigava veramente a vette superiori.

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