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"La prossima vittima", quando Schlesinger emigra negli Usa l'azzecca sempre

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA PROSSIMA VITTIMA
Iris ore 21.20. Con Sally Field, Kiefer Sutherland e Ed Harris. Regia di John Schlesinger. Produzione Usa 1996. Durata: 1 ora e 35 minuti

LA TRAMA
Una madre di famiglia mentre rincasa telefona alla figlia. Durante la telefonata la ragazza è aggredita da un bruto. La madre sente tutto al telefono senza poter intervenire perchè inchiodata dal traffico. La figlia è uccisa. L'assassino è presto preso, ma al processo se la cava perchè il suo avvocato ha fatto valere un cavillo legale. La povera madre non vuole fargliela passare liscia e gli tende un agguato.

PERCHÈ VEDERLO
Perché l'inglese Schlesinger ogni volta che emigra in Usa azzecca sempre ("Un uomo da marciapiede"). Qui alle prese con una trama da telefilm porta la tensione a livelli decisamente insoliti. La scena della telefonata nel pieno dell'ingorgo è rimasta da antologia

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