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Interceptor, il primo Mad Max brutto sporco e cattivo

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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INTERCEPTOR
Iris  ore 21.10
Con  Mel Gibson, Roger Ward e Tim Burns. Regia di  George  Miller. Produzione Australia  1979.  Durata: 1 ora e 28 minuti

LA TRAMA
E' il primissimo   film   della  serie  "Mad Max"   che ha  continuato  bellamente   per ormai 45 anni (l'ultimo episodio  "Furiosa"  è uscito di recente). In questo  primissimo  non  siamo  ancora alla landa  devastata da un'apocalisse  mondiale e in preda ad orde barbariche. Qui  le le orde  sono   più  semplicemente bande motorizzate  simili a  quelle  che  nei  film  americani imperversavano  negli anni 50 e 60. Comuni teppisti  in  moto  che battono il  bush australiano. Pochi poliziotti danno loro la caccia. Il più tosto  di tutti è Max (un giovanissimo Mel Gibson)   che è poco più  di un agente  della stradale  finchè i teppisti  non  gli uccidono moglie e  figli. Max  allora  diventa il Mad Max  dei  film seguenti, un  vendicatore  senza  limiti.

PERCHE' VEDERLO
Perché  anche se  non ha la  spettacolarità degli episodi   seguenti, il film ha un impatto decisamente superiore a  quello degli action movies  australiani del  periodo. E anche di   molti americani. Qui la violenza  non è mai  bella e  spettacolosa, ma è  brutta, sporca e cattiva anche  quando proviene da un  ex bravo ragazzo  come  il Mad Max

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