American gigolò, e Richard Gere diventò un mito

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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AMERICAN GIGOLO'
La 7d  ore  21.20
 Con  Richard Gere, Lauren Hutton, Hector  Elizondo. Regia di  Paul Schrader. Produzione  1980.    Durata: 2 ore

LA TRAMA 
E' il  film che  40 anni fa  lanciò   Richard Gere dopo un quinquennio di  anticamera  tra le belle speranze. Gere è Julian, "prostituto" di lusso  per un'agenzia  che provvede  compagnia a mature riccone e  porcelle.  Un giorno  uccidono  una sua  cliente. Julian avrebbe  l'alibi. Al momento  del delitto era colla sua amante, l'unica  con  cui non  giaccia a pagamento. Ma la  donna è  sposata e non  vuole  comprometterla. Ad un dato  punto rischia grosso. Ma  è l'amante a trarlo  d'impaccio, anche se le rivelazioni la mettono  in  un'inevitabile  scandalo. 

PERCHE'  VEDERLO
Perché  rimane  il  miglior  film di Paul Schrader, un regista in buona attività anche oggi. Scritto, diretto  e interpretato ottimamente, è il lavoro che  meglio  sviluppa la tematica  di  Schrader, una tematica (cattolica) dell'amore  come redenzione.