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"Il giorno più lungo", la grande macchina spettacolare americana si dispiega al suo meglio

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL GIORNO PIÙ LUNGO
RaiMovie ore 21.10. Con John Wayne, Robert Mitchum e Henry Fonda. Regia di Andrew Marton, Ken Annakin e Bernard Wicki. Produzione USA 1962. Durata: 3 ore

LA TRAMA
Ottanta anni fa (giusto il 6 giugno 1944) gli anglo americani sbarcarono in Normandia. La seconda guerra mondiale era arrivata alla svolta decisiva. Hollywood celebrò nel 1962 l'avvenimento con un kolossal interpretato da una cinquantina di attori di primo piano. E quattro registi: Andrew Marton per la parte americana, Ken Annakin per quella inglese Elmo Williams per le scene d'azione e Bernard Wicki per gli episodi tedeschi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché la grande macchina spettacolare americana si dispiega al suo meglio. Tra i punti a favore, l'assenza di retorica. Un solo appunto. Le scene sono cruentissime, ma il sangue non si vede quasi mai. Tranne in qualche concessione divistica (la gamba rotta di John Wayne, l'arto squarciato di Richard Burton).

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