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"La dolce vita", a distanza di sessant'anni rimane un film epocale

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA DOLCE VITA
Cine 34, ore 23.35. Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg e Anouk Aimee. Regia di Federico Fellini. Produzione Italia 1960. Durata: 2 ore e 54 minuti

LA TRAMA
L'Italia della fine degli anni 50 raccontata attraverso le notti romane di un giornalista di gossip. Il giornalista, arrivato nella capitale con qualche ambizione d'intellettuale presto sprofonda nell'epicureismo di un mondo che nella ricerca sempre più nevrotica del piacere ha smarrito ogni ideale. Nemmeno il suicidio di un caro amico che s'è trovato un vertiginoso vuoto davanti riesce a scuotere il giornalista.

PERCHÈ VEDERLO
Perché a distanza di sessant'anni è rimasto un film epocale, non solo la chiave di volta del cinema italiano, ma anche dell'intero cinema, che dopo il film di Fellini fu promosso ad arte maggiorenne.

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