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"Il Divo", Sorrentino diventa l'uomo di punta del cinema italiano

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL DIVO
Sky Cinema 2 ore 21.15. Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso. Regia di Paolo Sorrentino. Produzione Italia 2008. Durata: 1 ora e 50 minuti

LA TRAMA
Ritratto (spesso al vetriolo) di Giulio Andreotti, forse l'uomo di potere più rappresentativo dell'Italia del dopoguerra. Dalla fine del suo settimo governo (nel 1992) al processo per associazione mafiosa di qualche anno dopo. Dal processo comunque uscì assolto, anche se il film di Sorrentino omette di rilevarlo nelle battute finali.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è in questo film che Sorrentino dimostrò di essere l'uomo di punta del cinema italiano nei primi decenni del secolo. Il regista napoletano è abilissimo a raccontare la vicenda (oggi sotto certi aspetti incredibile) di un uomo che si destreggiò attraverso mille intrighi senza mai veramente sporcarsi le mani. Andreotti fu mica male urtato dal ritratto, ma forse non avrebbe dovuto. Perchè in tutte le scene del film Sorrentino gli dà immancabilmente l'ultima parola.

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