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"La gatta sul tetto che scotta": un film recitato da Dio

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
Rete 4 ore 16.25. Con Elizabeth Taylor, Paul Newman, Burl Ives. Regia di Richard Brooks. Produzione Usa 1958. Durata: 1 ora e 48 minuti

LA TRAMA
Una famiglia del profondo Sud si riunisce per festeggiare il compleanno del patriarca (moglie, figli, nuore e nipoti). Il vecchio sospetta di essere malato di cancro e vorrebbe sistemare le cose. Il figlio maggiore è padre di numerosa prole. Il minore, quello prediletto dal patriarca, invece lo preoccupa. Beve troppo, ha perso il lavoro (ex campione sportivo, faceva ora il cronista). E ha un rapporto burrascoso colla bella moglie. Da tempo non vanno a letto insieme. E il vecchio chiede perchè (è una così bella donna, da lei si aspetta molti nipoti). Salta fuori che lui da tempo sospetta che lei se la intenda con un suo amico e collega. Il sospetto si rivela infondato. La "gatta" avrà ancora suo marito nel letto.

PERCHÈ VEDERLO
Perché come quasi sempre succede con i drammi di Tennessee Williams quando li portano in cinema, è venuto fuori un film recitato da Dio (la Taylor e Ives furono candidati all'Oscar). Certo, il film soffre delle edulcorazioni che negli anni 50 erano inevitabili quando si trattava di portare Williams sullo schermo. Nell'originale il motivo dell'attrito tra i coniugi era una relazione omosessuale tra marito e collega.

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