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"Il silenzio degli innocenti", Demma dà la sua migliore prova registica in assoluto

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
Rai 4 ore 21.20. Con Anthony Hopkins, Jodie Foster e Scott Glenn. Regia di Jonathan Demme. Produzione Usa 1991. Durata: 2 ore

LA TRAMA
È uno dei grandi film di fine secolo. Fece di Anthony Hopkins una star di richiamo e diede il via a un filone che è arrivato ai giorni nostri (anche per via di una serie televisiva). Jodie Foster è una giovane agente dell' FBI sulle tracce di una serial killer che rapisce, stupra e uccide le adolescenti. Per prendere un mostro ci vuole un altro mostro e Jodie si rivolge a Hannibal Lecter, ex brillante psichiatra da anni in galera per atti di cannibalismo. Lecter le fornisce una brillante consulenza con soddisfazione di entrambi. Jodie prenderà il serial e Lecter coglierà l'occasione per fuggire. E mangiare innocenti altrove.

PERCHÈ VEDERLO
Perché il romanzo di Thomas Harris (Harris ha scritto tre libri su Lecter) è stato messo in cinema come meglio non si poteva. Demme dà la sua migliore prova registica in assoluto (negli anni seguenti farà fatica a tornare a questi livelli) . La Foster è un'eroina animosa e trafelata come si conviene. E Hopkins come Hannibal s'impone come il più straordinario cattivo filmato nel ventesimo secolo.

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