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"Il pistolero", la summa di tutta la carriera di John Wayne

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL PISTOLERO
Iris ore 21. Con John Wayne, Lauren Bacall, James Stewart. Regia di Don Siegel. Produzione USA 1976. Durata: 1 ora e 40 minuti

LA TRAMA
John Wayne doveva morire tre anni dopo il film. Della stessa malattia (il cancro) che divora il suo personaggio del "Pistolero". Brooks, il personaggio, è un vecchio scorridore del West che ha vissuto (da sceriffo, da fuorilegge, da cacciatore d'indiani) tutta la grande avventura. Quando apprende d'avere poco tempo da vivere, decide di uscire di scena alla sua maniera, regolando i conti con gli unici tre nemici rimasti vivi. Dà loro un appuntamento (stesso giorno, stessa ora, stesso saloon). Li trova e li uccide. Ma muore anche lui nello scontro uscendo di scena come aveva sempre desiderato.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è la summa di tutta la carriera di John Wayne e del film western in generale (il filone della prateria ormai aveva gli anni contatissimi). Un peccato che ad accompagnare Wayne nella sua ultima galoppata non ci fosse il suo maestro John Ford che era sceso nella tomba solo tre anni prima.

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