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"Geronimo", Walter Hill manipola perfettamente la leggenda

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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GERONIMO
Sky Cinema 2, ore 21.15. Con Jason Patric, Gene Hackman e Robert Duvall. Regia di Walter Hill. Produzione USA 1994. Durata: 1 ora e 50

LA TRAMA
Il cinema western americano che per molti anni ha trattato il capo Apache Geronimo come un "vilain" sanguinario, qui ne fa un eroe indomabile. Nell'Arizona del 1880, Geronimo è catturato e chiuso in una riserva. Però scappa. Si rifugia nelle sue montagne e per cinque anni con solo venti guerrieri riesce a tenere in scacco l'esercito americano. Nemmeno i famosi generali Crook e Miles riescono ad aver ragione di lui. Solo un oscuro tenente, aiutato dal famoso scout Al Sieber riesce ad andargli vicino e a convincerlo alla resa. Geronimo è portato in una riserva in Florida dove morirà ormai vecchissimo.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Walter Hill grande regista di western quando il film della prateria dava gli ultimi sussulti, manipola magistralmente la leggenda come poi farà qualche anno dopo con "Wild Bill". Geronimo è visto come un "grande americano" una delle figure più suggestive e emblematiche del diciannovesimo secolo in Usa.

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