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"Il dottor Zivago", chi diceva che il romanzo di Pasternak sembrava infilmabile?

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL DOTTOR ZIVAGO
Iris ore 22.55. Con Omar Sharif, Julie Christie e Rod Steiger. Regia di David Lean. Produzione USA 1965. Durata: 3 ore e 17 minuti

LA TRAMA
Dal romanzo di Boris Pasternak che fruttò all'autore un premio Nobel che le autorità sovietiche lo costrinsero a rifiutare. Yuri Zivago è un giovane medico russo travolto coi suoi cari dalla rivoluzione d'Ottobre. Ha una famiglia (moglie e figli) ed è costretto a separarsene per via della guerra. Diventa l'amante della moglie di un capo bolscevico e deve abbandonare anche lei. La sua penosa storia è raccontata dopo molti anni dal fratellastro, divenuto generale sovietico alla figlia di Zivago cresciuta senza conoscere il genitore.

PERCHÈ VEDERLO
Perché allora David Lean (reduce da "Lawrence d'Arabia") era uno dei grandi narratori di cinema e ne diede la sua migliore prova trasferendo in splendide immagini il romanzo di Pasternak che sembrava infilmabile. Il libro che nessuno riusciva a leggere (tantissimi si bloccavano dopo le prime cento pagine) divenne negli anni 60 il film che tutti volevano vedere.

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