"Romanzo di una strage", un pezzo di Storia raccontato con ordine e pulizia

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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ROMANZO DI UNA STRAGE
Sky Cinema Drama, ore 21. Con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Michela Cescon. Regia di Marco Tullio Giordana. Produzione Italia 2011. Durata: 2 ore e 10

LA TRAMA
È la rievocazione della strage di Piazza Fontana nel 1969 che diede il via in Italia agli anni di piombo destinati a durare almeno un decennio. Un ordigno esplosivo piazzato alla Banca dell'Agricoltura provoca un massacro. Le indagini condotte dal commissario Calabresi portano verso un gruppo di anarchici. Il loro capo Pinelli muore durante un interrogatorio. Calabresi a poco a poco si convince che i responsabili vanno cercati in formazioni eversive di estrema destra. Ma viene ucciso per strada prima che possa procedere in quella direzione.

PERCHÈ VEDERLO
Perché quella vicenda (di portata enorme, non si può capire quella stagione di follia se non partendo da piazza Fontana) è raccontata da Giordana con ordine, pulizia, attori e dialoghi di notevole spessore. Il film andrebbe proiettato nelle scuole perchè le generazioni successive avessero le idee chiare sui terribili anni 70. Anche se il regista non è riuscito a trovare un convincente finale. La "pista nera" era quella giusta, ma è dubbio che Calabresi la stesse percorrendo e tutto da dimostrare che i suoi assassini apparteneserro a gruppi di destra.