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"King kong", la miglior versione del gorillone innamorato è quella di Peter Jackson

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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KING KONG 
Canale 20 ore 21.05. Con Naomi Watts, Jack Black e Adrien Brody. Regia di Peter Jackson. Produzione Usa 2005. Durata: 3 ore e 7 minuti

LA TRAMA
Una troupe cinematografica arriva in un'isola del Pacifico per girare un film. Un'isola non proprio ospitale , popolata da selvaggi cannibali. Ma il pericolo maggiore è costituito da un enorme gorilla alto come un palazzo venerato dalla popolazione come un re. I cinematografari se la vedrebbero brutta se allo scimmione non venisse l'attrazione fatale per la bella attrice della compagnia-

PERCHÈ VEDERLO
Perché è certamente la miglior versione della storia del gorillone innamorato. Gli avvenimenti sono sempre gli stessi, ma il regista (Peter Jackson del "Signore degli anelli") molto più bravo dei predecessori (d''accordo, lavora selvaggiamente col digitale ma gli effetti sono spesso portentosi). La scena più sensazionale, quella in cui i selvaggi abbordano la nave rimbalzando di palma in palma.

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