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"La febbre del sabato sera": il film emblema di una generazione

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA FEBBRE DEL SABATO SERA
Sky Cinema 2, ore 21.15. Con John Travolta, Karen Gorney e Barry Miller. Regia di John Badham. Produzione Usa 1977. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Un ventenne di origine italiana lavora come commesso tutta la settimana , ma si scatena al sabato quando diventa il reginotto di una balera di Brooklyn. Una rissa, una difficile situazione familiare lo persuadono però che la vita non è tutta lì, che il reginotto delle sale da ballo potrebbe diventare un giorno un reuccio di Broadway (difatti lo diventerà nel seguito di qualche anno dopo firmato da Sylvester Stallone)

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un film emblema di una generazione. Nato da un'inchiesta giornalistica crebbe "in progression" grazie alle sensazionali musiche dei Bee Gees (fatidico "Stayin' alive") alle zumate nella balera di periferia, alla grinta dell'allora sconosciuto John Travolta.

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