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"La preda perfetta", violenza e "facce cattive" in un noir fatto bene

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA PREDA PERFETTA
Canale 20 ore 21.05. Con Liam Neeson, Dan Stevens, David Harbour. Regia di Scott Frank. Produzione Usa 2014. Durata: 1 ora e 54

LA TRAMA
Tra i migliori action movies con Neeson. Che stavolta non ha per le mani il solito personaggio di vendicatore incaponito, ma un solido charachter, uno dei più amati dai lettori di libri gialli, il poliziotto Matt Scudder dei romanzi di Lawrence Block. Scudder . All'inizio del film è messo proprio male. Cacciato dalla polizia per faccende di alcolismo, è costretto a barcamenarsi come detective privato. Barcamenarsi davvero penosamente, senza troppa scelta riguardo alla clientela. L'ultimo che l'ha ingaggiato è un trafficante di droga che vuol vendicare la morte della moglie. Scudder deve solo scovare gli assassini. A farli fuori ci penseranno gli scagnozzi del trafficante. Va da sè che Scudder al mero incarico di delatore non ci sta. Quando trova i killers (una coppia di efferatissimi) è lui a saldare i conti. Poi è la volta del big pusher e dei suoi scagnozzi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché il regista e sceneggiatore ha resuscitato il personaggio come ogni lettore di Block avrebbe desiderato. La violenza è offerta a piene mani, ma mai gratuita, mai immotivata. E le "facce" dei cattivi d'ambo delle due parti sono le più giuste rinvenibili sul mercato del cinema noir.

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