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"L'assassino di Jesse James per mano del codardo Robert Ford": un film trascinante

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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L'ASSASSINIO DI JESSE JAMES PER MANO DEL CODARDO ROBERT FORD
Sky Cinema 2 ore 23.30. Con Brad Pitt, Casey Affleck e Sam Sheppard. Regia di Arthur Dominick. Produzione Usa 2007. Durata: 2 ore e 40 minuti

LA TRAMA
L'uccisione di Jesse James il bandito più famoso del West è stata raccontata dal cinema mille volte, ma quasi mai dalla parte dell'assassino, Bob Ford, "quel piccolo sporco codardo" secondo una celebre ballata "che mangiò alla tavola di Jesse, dormì nel letto di Jesse, uccise il povero Jesse". Bob Ford è raccontato come uno psicopatico che innamorato della leggenda del fuorilegge James volle a ogni costo unirsi alla sua banda, modellare la sua vita su di lui, ucciderlo per uscire in qualche modo da uno sdoppiamento di personalità.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Dominik ha trovato il modo di raccontare la vecchia storia in un modo originale e spesso trascinante. Con sequenze lunghissime (mai il Missouri, il luogo delle gesta banditesche dei James, è stato reso così magicamente sullo schermo). Brad Pitt è sorprendentemente a suo agio a raffigurare una leggenda  vivente (e poi uccisa) del West.

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