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Il mio nome è nessuno: Terence Hill nell'ultimo western di Leone

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL MIO NOME  E' NESSUNO

Canale 9 ore 23.50
con Henry Fonda, Terence Hill e Mario Brega. Regia df Tonino Valerii. Produzione   Italia 1973. Durata: 1 ora e 56 minuti

LA TRAMA
Jack Beauregard   è  un  celebre pistolero che ormai  anziano desidera più di ogni cosa chiudere colle sparatorie e fare una vita da anonimo pensionato. Nessuno è un giovanotto  abile colla pistola che invece nella leggenda vorrebbe  entrare. Idolatra  da sempre  di Jack  vuole aiutarlo andare  in pensione, ma prima Jack deve compiere  un'ultima  favolosa impresa..Battersi  da solo coi banditi  del  Mucchio Selvaggio. E organizza le cose   in modo che Jack sia più o meno costretto a battersi


PERCHE' VEDERLO Perché  è l'addio di Sergio Leone al genere (il western) che gli aveva dato fama  e fortuna. Leone  qui compare solo in veste di  produttore, ma una bella fetta di  film   l'ha diretta personalmente. In linea di massima  le scene  in cui  compare Henry Fonda. Che  sul contratto aveva fatto mettere che le  sue sequenze   le avrebbe  girate solo con Sergio  (sei anni  prima i due avevano fatto una splendida  partrnership   in " C'era una volta il West"). E difatti non poteva che esserci Leone dietro la portentosa battaglia  finale (qualche recensore la paragonò agli affreschi di Paolo Uccello).

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