"Il pianeta proibito", un grande fanta anni '50? Come una laurea tedesca in ingegneria
IL PIANETA PROIBITO
Iris, ore 17.15. Con Walter Pidgeon, Anne Francis, Leslie Nielsen. Regia di Fred McLeod Wilcox. Produzione Usa 1956. Durata: 1 ora e 38 minuti
LA TRAMA
Uno dei classici della fantascienza negli anni 50, L'azione si svolge nel 2020 (cioè tre anni fa, ma allora gli anni a venire erano 66 e pareva un futuro remoto). Nel 2020 pensavano i soggettisti la corsa allo spazio sarebbe stata avanzatissima e i viaggi da un pianeta all'altro non più complicati che a prendere due tram. Un'astronave comandata da un giovane Leslie Nielsen (30 e passa anni prima della "Pallottola spuntata") arriva sul pianeta Altair collo scopo di ritrovare i sopravissuti di una missione precedente. Ma su Altair gli astronauti trovano solo uno scienziato e la sua bella figlia. Presto però sono aggrediti da un'orda di mostri generati dall'inconscio malato dello scienziato. I terrestri sopravvivono a malapena e abbandonano il pianeta maledetto (portandosi dietro però la bella bionda).
PERCHÈ VEDERLO
Perché essere un grande fanta negli anni 50 equivaleva a una laurea tedesca in ingegneria. Tutte le belle idee che alimentarono la science fiction nei decenni successivi furono partorite in quel periodo. "Pianeta Proibito" poi parte da una pensata geniale: prendere la trama della "Tempesta" di Shakespeare e adattarla a una saga di astronavi.