"L'innocente", il miglior film di Garrel: frulla vari generi con maestria
L'INNOCENTE
AL cinema. Con Louis Garrel, Anouk Grinberg e Roschdy Zen. Regia di Louis Garrel. Produzione Francia 2022. Durata: 1 ora e 39 minuti
LA TRAMA
Madre e figlio non proprio raccomandabili. Lei è una sciroccata col vizio di innamorarsi di delinquenti carcerati e magari di sposarli. Lui è un edipico quasi irreversibile. Per di più in piena crisi dopo la morte della moglie in un incidente. Vorrebbe appoggiarsi per elaborare il lutto alla madre, ma costei ha altro a cui pensare. L'ultimo suo amore (in gattabuia come gli altri) ha voluto sposarlo appena tornato a piede libero. L'edipico non la prende bene. Non ci crede che il nuovo patrigno, una volta uscito di galera voglia mettere la testa a posto. Perciò si mette a pedinarlo, ansioso di dimostrare alla mamma che il suo ennesimo amore è ancora una volta la persona sbagliata.
PERCHÈ VEDERLO
Perché è certamente il miglior film di Garrel. Un regista che non ci ha mai entusiasmato e un attore dalla faccia di gesso (ha fatto l'inviato pontificio nel film su Caravaggio). Qui però ha fatto benissimo in entrambe le incombenze. "L'innocente" mette insieme in un'ora e mezza la commedia familiare e il film di rapine, il gioco degli inganni e lo scontro generazionale. Le premesse di un pastrocchio ci sono tutte. E invece Garrel frulla i vari generi con imprevista maestria. Ama i suoi poco amabili personaggi e riesce a farli amare allo spettatore (c'è un segreto, anche lui è figlio di mamma sciroccata).