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"Analisi finale", Joanou tenta un film alla Hitchcock... e ci riesce

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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ANALISI FINALE
Warner, ore 21. Con Richard Gere, Kim Basinger e Uma Thurman. Regia di Phil Joanou. Produzione Usa 1992. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Uno psichiatra (Gere) conosce la sorella   di una paziente e se innamora a prima vista (grande vista, è la Kim Basinger di 30 anni fa). Purtroppo la donna è malmaritata (con un mezzo gangster, chi avvicina la bella bionda rischia la pelle). Però il primo che ci rimette la vita è il gangster per mano della sua signora. Il medico innamorato si affretta a coprirla. Ma non dovrebbe. Il prossimo  morto rischia (di brutto) di essere lui.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Phil Joanou, regista di seconda fila, cerca di fare un film alla Hitchcock e ci riesce abbastanza bene. In questo giallo (che rievoca i drammi degli anni quaranta) quasi tutto funziona. Compresa la bionda infidissima. E il finale sulla scogliera  con tanto di musica tambureggiante.

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