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"The Fabelmans", Spielberg è il migliore e lo dimostra ancora

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE FABELMANS
Al cinema. Con Michelle Williams, Gabriel La Belle e Judd Hirsch. Regia di Steven Spielberg. Produzione Usa 2022. Durata: 2 ore e 40 minuti

LA TRAMA
Si scrive Sammy Sabelans  ma si legge Steven Spielberg.  A 76 anni  il grande Steven ha deciso di farsi l' Amarcord ( o l'8 e mezzo). Sotto le spoglie di Sammy, Spielberg racconta sè stesso dai 6  ai 20 anni. Da quando  scoprì l'attrazione fatale per il cinema (che partì  dal 1952 quando vide , rapitissimo, "Il più grande spettacolo del mondo" di Cecil B.  Mille. Da allora  il piccolo Sammy si mette a filmare tutto. Appoggiatissimo dalla mamma che aveva velleità artistiche. Smorzatissimo  dal padre, un  ingegnere informatico. Purtroppo filma anche la mamma, quando si fa brancicare dallo zio. Quando la famiglia per seguire il lavoro del padre si trasferice in Califonia, Sammy teme che i suoi sogni siano destinati a svanire . E invece sarà proprio nella terra promessa della West Coast che riuscirà ad avverarli proprio tutti.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Steven è il migliore e lo dimostra anche in questo film condotto nel campo minato dell'autobiografia (quanti registi hanno decisamente irritato girandosi in film addosso)? Steven va avanti per quasi tre ore senza un minuto di stanca. "Se smetti di fare cinema tua madre ci muore" lo ammonisce il prozio. Bè tanti ma tanti spettatori non dico  sarebbero morti, ma certo sarebbero stati peggio se in questo mezzo secolo Steven non creava.

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