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La Taularde, un film superiore alle premesse (e una Sophie Marceau... matura)

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA TAULARDE
Rai 4, ore 21.20. Con Sophie Marceau, Carole Franck, Marie Denaudarde. Regia di Audrey Estrougo. Produzione Francia 2015. Durata: 1 ora e 38 minuti

LA TRAMA
Mathilde è una tranquilla e mite professoressa  che un giorno si mette nei guai colla giustizia. Quando aiuta il marito, condannato, a scappare dal carcere. Così in carcere finisce lei. Inizia una durissima lotta  per la sopravvivenza. Un'inferno in cui una borghese  piccola piccola come lei sembra non avere possibilità di scampo. E invece l'avrà alla fine la piccola possibilità.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un film nettamente superiori alle premesse.  Sophie Marceau, l'antica adolescente del "Tempo delle mele" che da adulta e matura non era mai riuscita a convincere del tutto regge imprevedibilmente benissimo a una prova che reclamava una grande mattatrice. E la sceneggiatura  è solidissima. Non indulge al melodramma nè all'ovvio piagnisteo sulla violenza alle donne, ma traccia un duro affresco privo di concessioni sulla condizione carceraria femminile ancora inchiodata al vecchio secolo.

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