Fuga per la vittoria: Stallone calciatore disastro, però...

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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FUGA PER LA VITTORIA
Iris ore 16.45
Con Sylvester Stallone, Michael Caine e  Pelè. Regia di John Huston. Produzione USA 1981. Durata: 1 ora e 53 minuti

LA TRAMA
Durante la guerra, in un campo di  concentramento tedesco, un colonnello germanico scopre  che tra i prigionieri  ci sono  alcuni celebri calciatori. Perciò decide di  organizzare  un  incontro  tra i detenuti  e la nazionale tedesca. Uno dei prigionieri, già  capitano del Manchester United accetta perchè spera che  la partita organizzata in un grande stadio sia l'occasione per un tentativo   di fuga. Il tentativo riesce. Scappano l'italo americano Stallone, l'inglese Caine e campioni autentici  come Pelè, Bobby Moore, Van Himst. Pelè  all'epoca  definì Stallone  il peggior calciatore che avesse mai incontrato.

PERCHE' VEDERLO perché la storia è vera, ma  Huston la racconta con tanta spudorata bravura che sembra una gigantesca panzana. Stallone ci mette del suo. Figuriamoci se non ci metteva   nel  copione  che il suo sprovveduto pedatore parava anche un rigore.