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"Il soldato di ventura": arriva l'armata Brancaleone

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL SOLDATO DI VENTURA con Bud Spencer, Philippe Leroy, Marc Porel. Regia di Pasquale Festa Campanile. Produzione Italia 1976. Durata: 1 ora e 47 minuti

LA TRAMA  La disfida di Barletta,  gran finale  di tutte le storie e i film su Ettore Fieramosca, viene riproposta in chiave di  divertimento alla Armata Brancaleone. In Puglia nel 1503 si danno battaglia gli eserciti francese e spagnolo. Alcuni soldati italiani,  che combattono per gli spagnoli, tra cui il leggendario Ettore Fieramosca, si risentono quando un capitano francese parla male degli italiani, da lui ritenuti tutti cialtroni  e vigliacchi. Dal risentimento a una sfida. Tredici  contro tredici.  Guidati dal formidabile Fieramosca vinceranno gli italiani.

PERCHÈ VEDERLO perchè  è francamente divertente, nella sua manipolazione  della storia come farsa all'italiana.  Gran parte del film   è dedicata al reclutamento  dei  cosiddetti  "campioni" italici. Come è possibile vincere con una squadra  che schiera  Oreste Lionello e Enzo Cannavale? Però si vince, grazie agli sberloni poco cavallereschi del Bud

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