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"L'uomo venuto dall'impossibile", una bella idea di partenza sviluppata con suspense e ironia 

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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L'UOMO VENUTO DALL'IMPOSSIBILE
Rai 4, ore 23.10. Con Malcom Mc Dowell, Mary Steenburgen e David Warner. Regia di Nicholas Meyer. Produzione USA 1979. Durata: 1 ora e 52 minuti

LA TRAMA
Fanta horror costruito su una divertente ipotesi. Che lo scrittore H.G. Wells alla fine del'800 non solo abbia raccontato in un suo famoso libro la macchina del tempo, ma ne abbia costruita una tenendola nel garage di casa. Si parte con una cena tra amici in casa Wells. Wells ignora che uno dei suoi abituali commensali sia nientemeno che il terribile Jack lo squartatore. Lo sa quando irrompe la polizia per arrestare Jack. Ma Jack  la elude salendo sulla macchina del tempo e involandosi un secolo dopo. Wells però che è un moralista vittoriano non può  sopportare che un assassino si serva della sua invenzione e con un altro veicolo lo raggiunge nel 1993.

PERCHÈ VEDERLO
Perché la bella idea di partenza è sviluppata con brio, suspense e ironia. Quando Jack viene raggiunto da Wells lo informa tranquillamente che ora è lui, Wells a essere fuori posto nel ventesimo secolo. "Nel 1893 io magari ero un mostro, ma guarda cosa succede adesso". Accende la Tv e gli mostra le guerre, il sangue, gli orrori che quotidianamente affliggono la nostra epoca.

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