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"Blade Runner", la fantascienza al suo meglio: il capolavoro di Ridley Scott

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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BLADE RUNNER
Iris ore 21. Con Harrison Ford, Rutger Hauer e Sean Young . Regia di Ridley Scott. Produzione USA 1982. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Nella serie di riproposte  televisive (il motivo sono gli 80 anni di Harrison Ford) non poteva mancare uno dei pezzi migliori della sua filmografia, il grande fanta film di Ridley Scott, ricavato dal racconto "Cacciatore di androidi" del saccheggiatissimo Philip Dick. Ford è appunto un cacciatore di replicanti  in una Los Angeles (parecchio invivibile) del futuro. Ford deve neutralizzare quattro cyborg, evasi da una colonia extraterrestre. Neutralizzarli vuol dire ucciderli. Ford compie la missione, anche se dovrà constatare amaramente che le sue prede  tanto cattive e tanto degne di eliminazione non erano.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è uno dei migliori fantascientifici mai realizzati (Scott allora era un numero uno, altro che "Casa Gucci"). Splendido film d'azione si giova al massimo di una scenografia orrida e grandiosa, in un Los Angeles costantemente battuta dalla pioggia e soffocata dalle immondizie. Harrison, come giustiziere lacerato dai dubbi  funziona, ma come al solito si fa mangiare in testa dall'antagonista (Rutger Hauer, l'androide più irriducibile).

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