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"La Fratellanza", il dramma carcerario più coinvolgente della media

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA FRATELLANZA

Sky Cinema action ore 19.40

Con Nikolaj Coster Waldau, Jon Bernthal, Jeffrey Donovan. Regia di Ric Roman Vaugh. Produzione USA 2017. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Un uomo d'affari di successo una sera guidando in stato di ubriachezza provoca un incidente in cui rimane vittima il suo migliore amico. La condanna è pesante. Lo sbattono in un carcere di massima sicurezza dove la lotta per la sopravvivenza è quotidiana. Lui si mette sotto la protezione di una "confraternita ariana". Che difatti lo protegge. Ma non lo molla. Anche quando lui esce di galera gli "ariani" gli stanno addosso e lo obbligano a delinquere per conto loro. Finito  di nuovo in carcere, comprende alla fine di avere solo una via  d'uscita: uccidere il capo della "fratellanza".

PERCHÉ VEDERLO
Perché è un dramma carcerario più duro e coinvolgente della media. La tensione parte abbastanza normalmente fino ad arrivare a vette di insopportabilità inconsuete. Benché il personaggio non sia simpaticissimo non puoi fare a meno di solidarizzare con lui e colla sua lotta senza fine. Coster Waldau dimostra di esser qualcosa di più del fascinoso biondone del "Trono di spade".

 

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