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"War Horse", Spielberg dà fondo alla sua cinefilia con una peculiare love-story

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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WAR HORSE
TV 2000 ore, 21.20. Con Jeremy Irvine, Peter Mullan e Emily Watson. Regia di Steven Spielberg. Produzione Usa 2011. Durata: 2 ore e 26

LA TRAMA
Durante la Grande guerra un ragazzo si arruola non per spirito  patriottico, ma per ritrovare e riprendersi l'amato cavallo Joey. Non è facile. Il ragazzo viene sbatacchiato di trincea in trincea. Il destriero cambia spesso padrone, da un giovane soldato a una bambina. A un dato punto persino a un combattente dell'esercito nemico. Il giovane Albert  e il cavallone Joey si ritroveranno alla fine di un'epica battaglia.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Spielberg da sempre nostalgico del grande cinema perduto, stavolta dà fondo alla sua cinefilia immergendoci in una love story ragazzo-animale che riprende senza tema di ridicolo le trame degli anni 40 alla "Torna a casa Lassie". L'operazione nostalgia è sempre soggetta a mille trappole, ma Spielberg riesce a evitarle quasi tutte e nella mezz'ora finale, quella della battaglia, torna imperiosamente a essere il super Spielberg.

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