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"La battaglia di Alamo" tra dittatori, secessione e invasione

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LA BATTAGLIA  DI ALAMO Raimovie  ore 16.20 con John Wayne, Richard Widmark, Laurence Harvey. Regia di John Wayne. Produzione USA 1960. Durata: 3 ore e 12 minuti

 

LA TRAMA Nel 1836  il Texas è ancora una provincia del Messico, ma sta mettendo in atto una secessione. Il dittatore messicano Santa Ana  decide di reprimere  la rivolta e invade il paese. Ma trova un duro  ostacolo davanti alla missione di Alamo a San Antonio dove 185 texani  si sono fortificati  al comando dei leggendari Davy Crockett e Jim Bowie. Per due settimane i 185 resistono a 4000 uomini. Poi vengono massacrati . Ma il  sacrificio non sarà vano. In quelle due settimane il generale Sam Houston ha avuto  il tempo di radunare un esercito per dare la paga ai quattromila.

 

PERCHE' VEDERLO  perchè il superpatriottico John Wayne  ha costruito  un gran bel filmone su una delle leggende chiave del West. Certo non è tutta farina del suo sacco. La splendida battaglia finale l'ha orchestrata il re degli stunt men Yakima Canutt. E parecchie sequenze mostrano  la mano (se non la firma) del maestro dei maestri, John Ford che non ha voluto negare un grosso aiuto al suo attore preferito Wayne.

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