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"History of violence", la mano di Cronenberg si vede in ogni momento: tensione sempre sotto pelle

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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HISTORY OF VIOLENCE
Iris ore 21. Con Viggo Mortensen, Ed Harris e Maria Bello. Regia di David Cronenberg. Produzione USA 2005. Durata: 1 ora e 36 minuti

LA TRAMA
Tom, tranquillo gestore di una tavola calda e padre di famiglia, una sera lascia da parte la tranquillità e uccide due ladri che gli avevano assaltato il locale. Uccide con tale prontezza e sicurezza da lasciare allibiti tutti i presenti e gli amici. Poco dopo le spiegazioni (il caso di questo cittadino non indifeso fa notizia rimbalza  sui giornali e in TV).  Lo vedono naturalmente anche persone che Tom non avrebbe più voluto rivedere. Il suo passato ritorna. Tom è stato un gangster e ora gli antichi complici vengono a saldare vecchi  conti in sospeso.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è uno dei migliori film di Cronenberg nonostante si distacchi dal filone horror che ha segnato la carriera del regista canadese (magari proprio per questo). "History of  violence" ha una trama che sembra estrapolata da un vecchio gangster film di serie B, ma la mano dell'autore si vede in ogni momento, nella tensione sempre sotto pelle, nel segno malignazzo  dei caratteri anche secondari ( Ed Harris nei panni del gangster dalla faccia deturpata è un cattivo da favola).

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