"Snowpiercer", un film magistrale e appassionante come pochi

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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SNOWPIERCER
Sky Action, ore 23.15. Con Chris Evans, Tilda Swinton e Ed Harris. Regia di  Bong Joon Ho. Produzione USA 2013. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Anno 2031 (non troppo lontano, in fondo). Tra una decina d'anni la Terra sarà completamente ghiacciata e l'umanità quasi estinta. I pochi superstiti  sopravvivono stipati su un treno che non si ferma mai. Un treno la cui composizione riproduce l'eterna lotta di classe che non ha mai tregua (nelle prime carrozze viaggiano i ricchi privilegiati, nelle ultime i disgraziati condannati a morire lentamente di fame e di freddo). Ma un giorno  i reietti si ribellano  e iniziano a risalire il convoglio combattendo contro gli sgherri dei ricchi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché diretto magistralmente dal coreano premio Oscar Bong Joon Ho è un film appassionante a livelli. Come macchina spettacolare su una lotta per la sopravvivenza. E come metafora agghiacciante sui conflitti  di classe (il progresso è ancora e sempre ottenuto sacrificando le vittime dell'umanità più spendibile).