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"È stata la mano di Dio": Sorrentino vuole essere il Fellini degli anni '80. E ci riesce...

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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È STATA LA MANO DI DIO
Domenica al cinema. Con Filippo Scotti, Toni Servillo e Luisa Ranieri. Regia di Paolo Sorrentino. Produzione Italia 2021. Durata: 2 ore e 10 minuti

LA TRAMA
Paolo Sorrentino rievoca la sua adolescenza a Napoli  negli anni 80. Segnata dalla morte, atroce e improvvisa dei genitori. Ma anche  dall'arrivo di Maradona che segnò un'epoca per i partenopei

PERCHÈ VEDERLO
Perché Sorrentino certamente vuole essere il Fellini degli anni 80. E dobbiamo dire che ci riesce. In questo suo Amarcord napoletano, se non supera Fellini, probabilmente sorpassa Eduardo. Il regista premio Oscar mette probabilmente un'ipoteca sulla statuetta  del 2022. Sa raccontare (lo sapevamo, ma è una robusta conferma). Con lui Luisa Ranieri s'impone  imprevedibilmente e prepotentemente come sex Symbol a un'età in cui tante s'aggrappano al botulino.

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