"The French Dispatch", episodi ed episodietti tutti da godere (e ambientazione favolosa)

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE FRENCH DISPATCH
Al cinema. Con Bill Murray, Frances Mc Dormand e Benicio Del Toro. Regia di Wes Anderson. Produzione USA 2021. Durata: 1 ora e 48 minuti

LA TRAMA
Il French postcard è il supplemento settimanale di un quotidiano del Kansas  che viene redatto e stampato in un paesino della Francia (siamo negli anni 40). Un giorno lo storico direttore muore e i giornalisti lo omaggiano ristampando gli articoli più belli edite nel French Dispatch. Tra questi, la storia di un pittore condannato all'ergastolo per omicidio,  il rapimento di un cuoco famoso, una vicenda d'amore e di morte.

PERCHÈ VEDERLO
Perché gli episodi e episodietti sono tutti da godere, l'ambientazione è favolosa, e la squadra di  attori (tra cui sette premi Oscar) è sensazionale. La parte del leone la fanno Bill Murray (il  direttore, il suo motto "Non si piange in redazione") e Frances Mc Dormand. Certo  Wes Anderson ("Grand Hotel Budapesti")  si gira parecchio addosso, ma come non farsi coinvolgere spesso e volentieri (lui il suo film l'ha definito "un atto d'amore per chi lavora nella carta stampata")?