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"Joker", un attore e un regista che si collocano prepotentemente in Serie A

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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JOKER
Sky Cinema 2 ore 19.20. Con Joaquin Phoenix, Robert De Niro  e Frances Conroy. Regia di Todd Philips. Produzione  USA 2019.  Durata: 2 ore

LA TRAMA
Arthur è un frustratissimo nella grande città. Di giorno è un maltrattato clown di strada. Di notte uno snobbatissimo  attore di cabaret.. Di sconfitta in sconfitta, di frustrazione in frustrazione, Arthur finisce per rovesciare la sua amarezza in atti delinquenziali. Colla sua maschera da pagliaccio  diventa genio del crimine.

PERCHÈ VEDERLO
Perché un attore (Phoenix) e un regista (Todd  Philips di "Una notte da leoni") che non abbiamo mai troppo amato, si collocano prepotentemente  in serie A. Il personaggio del Joker, nato nella dimensione  rassicurante del fumetto, s'impone come uno dei grandi emblemi del mal di vivere nella metropoli. Come il Taxi driver di Scorsese  , come lo Sciacallo  con Jake Gyllenhaal. 

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