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"Il collezionista di carte", Schrader a 76 anni appassiona con una storia di redenzione

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL COLLEZIONISTA DI CARTE
Al cinema. Con Oscar Isaac, Willem Dafoe e Tye Sheridan. Regia di Paul Schrader. Produzione USA 2021. Durata: 1 ora e 52 minuti

LA TRAMA
William Tell (nome ovviamente fasullo, è un giocatore professionista (la traduzione letterale del titolo originale sarebbe "L'uomo che conta le carte")  che da vari anni passa la vita da una sala da gioco all'altra.  Giocare gli serve a cercare di dimenticare un passato turpe e vergognoso (fece il torturatore a Guantanamo). Per le torture  scontò  10 anni in galera. Un giorno rivede il suo vecchio comandante, che per gli appoggi in alto loco non scontò neanche un giorno. Conosce nello stesso giorno anche un ragazzo che vorrebbe vendicarsi (il padre, che fu compagno di Tell, per il rimorso impazzì e s'uccise). Tell cerca di distogliere il giovane dai truci propositi..

PERCHÈ VEDERLO
Perché è l'insperata dimostrazione che Paul Schrader alla bella età di 76 anni è ancora capace di appassionarsi  e soprattutto di far appassionare alle storie di caduta e redenzione ("American gigolò" "Hard core" "Light sleeper"). Le scene nelle sale da  gioco sembrano girate da un giovanotto (o da Scorsese, per il quale Paul scrisse "Taxi driver" e "Toro scatenato").

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