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"Minority Report", un perfetto congegno di suspense

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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MINORITY REPORT
La7 ore 21.15. Con Tom Cruise,  Colin Farrell e Samantha Morton. Regia di Steven Spielberg. produzione  USA 2002. Durata: 2 ore e 25 minuti

LA TRAMA
Tom Cruise è una specie di poliziotto del futuro (anno 2054) in grado di prevenire i crimini prima che vengano commessi. Tutto merito di alcuni giovanissimi veggenti chiusi in un laboratorio di stato. Loro vedono i delitti prima che accadano, avvertono la polizia e questa interviene. Cruise ha modo di bloccare molti serial killer prima che completino l'opera di killeraggio. Ma un giorno ha una brutta sorpresa: i veggenti hanno visto lui  mentre ammazzava un uomo. Cruise trasecola: non ha mai visto prima la sua vittima. Cerca di capire l'antefatto di questo suo imminente delitto, ma non ha molto tempo. Perchè i colleghi  ora stanno per bloccare lui.

PERCHÈ VEDERLO
Perché se non è tra i titoli più noti di Spielberg è pur sempre un perfetto congegno di suspense, come da 50 anni ci arriva da quella gran macchina di spettacolo di Steven. Tratto da un racconto di Philip Dick ("Atto di forza") ripropone le inquietudini futuribili  del suo attore, uno dei maestri della fanta narrativa americana.

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